28 – 06 – 2016 Monte Legnone 2609 m. da Pagnona
Il Legnone è una delle montagne
che ho salito varie volte (e che salirò ancora) perché
oltre ad essere una salita abbastanza impegnativa, ma di grande soddisfazione, una volta arrivati
in cima offre un panorama unico.
L' essere all' incrocio di Valtellina,
Valchiavenna e Lario, consente che allla vista di spaziare su una miriade di
cime, colli, passi, e itinerari già fatti o che ci si può
ripromettere di fare.
Salire da Pagnona seguendo la strada
militare fatta costruire da Cadorna per contrastare un eventuale sfondamento degli austroungarici, era un desiderio che cullavo da molti anni, quando andavo in MTB e fatto alcuni giri in Valsassina.
Avevo accennato a Enrico di questa mia idea e lui si è mostrato subito entusiasta per cui .. ..
Di buonora
partiamo. Il passo è subito veloce e del resto sappiamo che sarà
lunga e per arrivare in cima dovremo darci dentro.
Passiamo il primo nucleo rurale dell' Alpe
Gallino, dopo di che la strada sale con vari tornanti.in un bosco di faggi, castagni e betulle
Dopo averne percorso parecchia, arriviamo in vista dell' Alpe Vesina che lasciamo però in basso
per raggiungere l' Alpe Campo carica di numerosi animali. Perlopiù
capre, ma anche cavalli galline oche ecc.
Sopra di noi vediamo il rifugio Griera
che raggiungiamo fermandoci poi dalla simpaticissima Serena per
un caffè e molte chiacchiere.
Dopo il rifugio la strada continua a salire, ma mentre
fino al Griera aveva un fondo ben tenuto ora è tutta sconnessa
e salendo diventa sempre più un sentiero con tratti invasi
dalla vegetazione o anche franati.
Tanti, tanti, tanti tornanti. Tenuti su da muretti a secco che oggi più nessuno sa fare.
Pensare al lavoro fatto da chi ha
costruito questa strada nel secolo scorso con i soli mezzi che c'
erano allora, fa accapponar la pelle.
E ora .. .. l' incuria e lo scarso
interesse la stanno distruggendo.
Arriviamo comunque alla Bocchetta del
Legnone, e qui la strada militare continua in piano per poi scendere
in Val Lesina e a Delebio.
Noi invece prenderemo la cresta che per
facili roccette ci porterà in cima.
La perturbazione presente sul
norditalia non permette di avere in vista tutto ciò che si
potrebbe vedere. Molte cime sono tra le nuvole e anche sul lago e
nelle valli c' è molta foschia, ma l' ambiente è
fantastico e dopo aver mangiato i panini,fatto numerose foto e scambiato qualche parola
col Biker's (svizzero) che sarebbe poi sceso a Delebio , ci avviamo per la lunga discesa e dopo esser ripassati dal Griera per una
dissetante birra/gazzosa raggiungiamo l' auto un po' stanchi ma
felici d' avere completato un percorso di 34 / 35 Km e con un
dislivello superiore ai 1600 metri.
Unica piccola nota dolente dell' intera giornata è che speravo di vedere degli ungulati, invece gli unici esemplari di stambecco visti erano a notevole distanza e si sono dileguati in fretta.
Il Cartello posto all' inizio della strada
Alpe Gallino
Legnoncino
Enrico mi precede sulla bella sterrata
Highlander al pascolo
Là in basso .. Tremenico
Capre dell' Alpe campo
Pizzi di Parlasco
Rifugio Griera
Continuiamo a salire
Cimone di Margno e Grignone (tra le nuvole)
La strada è oramai sentiero
Giovani stambecchi
Un tratto della strada e là sotto il Griera
Stambecco in cresta
Pizzo Alto
La cima è là
Ma manca ancora un' oretta
Bocchetta del Legnone
Enrico in cresta
Primula .. ..
Ma .. non ha caldo ?
Siamo in vetta
La salita dai Roccoli Lorla
Il Lago di Novate Mezzola
Giganti di granito
Laghi di Como e Lugano
Neve che resiste
Si scende
Ci sentiamo osservati
Alpe Deleguaggio
Legnoncino e un po' di lago
Giumello
Il Grignone e la sua nuvola
La mappa della salita
Nessun commento:
Posta un commento