03 – 07 – 2016 Capanna Mara
(1150 m) da Crevenna
Dopo aver accontentato la moglie
portandola a vedere la cosiddetta opera d'arte di Christo sul lago d' Iseo, e aver
passato il sabato tra code, sole, caldo e ressa e dopo aver tirato un po' tardi guardando la nazionale, mi sveglio presto
come mio solito.
Anche se è il mio compleanno,
Franca aveva espresso il desiderio di dormire fino a tardi per poter
smaltire la stanchezza e lo stress del giorno precedente e io allora
mi ero già preparato l' occorrente per un giretto mattutino
tra le amate montagne.
Diversamente dal solito, avevo già deciso che giro fare.
Crevenna – San Salvatore – Croce
Pessina – Croce di Maiano
Capanna Mara – Alpe del Vicerè - Scala di Ferro.
Così parto più o meno alle 6, parcheggio al cimitero di Crevenna e salgo verso l' eremo di San Salvatore sperando di vedere anche i
caprioli che spesso pascolano nel grande prato antistante,
chiamato “ Campirun”.
Non sono fortunato e allora
proseguo sull' acciottolato che sale verso il “Sasso d'Erba”svoltando però subito sul sentiero a destra che va verso il
“Sass Tavarac” e Caslino.
Purtroppo le forti piogge hanno
rovinato molto il già malmesso sentiero e allora lo abbandono
seguendo delle tracce cercando di mantenere la direzione giusta per
incrociare ancora l' acciottolato.
Lo ritrovo poco sopra il Sasso d' Erba e
lo seguo fino a che, sulla sinistra una freccia indica “Crus Pisina”.
Seguo così il sentiero che passando prima da una piazzola per l'
atterraggio dell' elisoccorso porta poi al monte Panigas o “Panigaà”
(917 m)
Dopo aver fatto qualche foto ridiscendo
sul sentiero principale per abbandonarlo poco dopo, e salire a
destra, in direzione del Monte Puscio.
Anche qui il sentiero è
malmesso. Erba alta fino al ginocchio che non permette di vedere dove
si appoggiano i piedi e poi, alti arbusti e felci colonizzate
da ragni cui son costretto a distruggere le tele per poter passare.
Arrivato in cima al panoramicissimo
Monte Puscio o Monte croce di Maiano (1130 m) e fatte le consuete foto riparto percorrendo la
dorsale che mi porterà alla Capanna Mara.
Dunque .. .. ..da quando son partito, l'
unica persona vista è stato un ragazzo col cane fermo alla
“Crus Pisina” or invece, già prima d' arrivare alla Mara sentivo il chiasso degli avventori (perlopiù bikers) fermi lì a ristorarsi .
Poi
scendendo verso l' Alpe del Vicerè era un continuo incrociarsi
con persone a piedi o in MTB .
La montagna con tanta gente a me non
piace per niente e questa purtroppo è proprio una delle zone che vengono più prese d' assalto, specialmente la domenica.
Per fortuna devio subito verso la Scala
di Ferro e mi trovo ancora da solo sul sentiero che a poco a poco
sparisce nell' erba alta.
Probabilmente il caldo e la pioggia hanno
fatto si che l' erba arrivasse anche qui fino al ginocchio,
nascondendo sassi e radici in cui sono inciampato (anche cadendo) varie
volte.
L' erba alta mi ha messo un po' in apprensione
nel tratto a strapiombo sulla Valle Bova, lì non si doveva inciampare, e che ho percorso molto lentamente.
Dopo aver attraversato la valle e essere sceso dalla Scala di Ferro ridiscendo a Crevenna seguendo la carrareccia della Valle Bova per concludere il mio giro.
Alla partenza
Salendo all' Eremo
Eremo di San Salvatore
Indicazione
Croce Pessina
Campana sul Panigas
Salendo al Monte Puscio
Croce di Maiano
Laghi di Pusiano e Alserio
C' è anche (purtroppo) la cementeria
Palanzone
Autoscatto
Grigne
Bolettone
Finalmente si è posata
Scaldarsi al sole
Anche con questa son riuscito
Gola di Caino
Buco del piombo
Corni di Canzo
Son riuscito ancora
E ancora
Questo per fortuna.. .. sta fermo
Mappa del giro
alla prossima
Bel giro, tranne il Palanzone sono luoghi che non conosco
RispondiEliminaGrazie Enzo !
EliminaPer me invece, questi sono posti vicini e che raggiungo in un quarto d' ora di macchina.
L' unica pecca è l'alta frequentazione specialmente nelle giornate festive e soprattutto su itinerari classici.
Per cui quando ci vado cerco sempre itinerari alternativi.
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