mercoledì 27 gennaio 2016

27 - 01 - 2016 Guglie Calcaree - Prasanto 1187 m.

27 - 01 - 2016  Guglie Calcaree - Prasanto  1187 m.


Nel giro fatto il 17 gennaio, avevo notato un' indicazione mai vista prima “Guglie Calcaree” .

Il mio amico Massimo aveva poi postato delle foto interessanti, per cui mi ero riproposto d' andare quanto prima a darci un' occhiata..

L' occasione si è presentata quando, dovendo accompagnare la moglie in stazione, son dovuto partire piuttosto tardi e visto che dovrò  anche preparare il pranzo , giocoforza la gita dev'essere breve.

Già alla partenza prendo un sentiero fatto raramente che mi fa godere di un tripudio di ellebori, primule e pervinche in un tratto di bosco sotto San Tomaso.

Da lì poi prendo il N° 1 fino al fontanino GF OSA e poi devio verso le “guglie” che raggiungo  agevolmente in breve tempo.

Il sentiero poi prosegue (diventando EE) verso la vetta del Prasanto che.. ..vedendo l'orario decido di raggiungere.

Effettivamente la zona è impervia ed è difficile individuare bene la traccia,
 i radi bolli sui sassi son nascosti dalle  foglie secche che questo strano inverno ha lasciato
e i bolli sui tronchi  sono veramente pochi.

Ad un certo punto dovrei attraversare un torrentello, ma al di là non vedo più nè sentiero, ne tracce.

Anzi due tronchi incrociati sembrano sbarrare la strada dopo che un piccolo "ometto" mi ha fatto scendere nell' alveo ghiacciato.

Noto però a destra una rampa friabile con alcune tracce e decido di salire di lì, ma dopo una mezzora di difficilissima salita tra rami, sterpaglie, e soprattutto roccia friabile e marcia .. ..  ..

Rinuncio e torno indietro !  :-(

Ridisceso al torrente ghiacciato provo ad avventurarmi oltre e dopo un po' di ravanamenti ritrovo i bolli e una labile traccia che mi porta ai “Campi Solcati” e di lì al Prasanto.

Ormai si è fatto tardi e non mi resta che correre giù alla macchina senza neanche passare da San Tomaso ma scendendo dal ripido sentiero (spaccagambe) che scende nella Val Gatton.

Arrivo così all' auto e a casa in tempo per preparare il pranzo a Luca

 Ho solo qualche graffio in più di stamattina, ma tutto sommato, anche il giro di oggi, mi ha pienamente soddisfatto.

Il sentiero imboccato alla partenza



Vecchio castagno ormai morto



Ellebori per ogni dove

















 Ma anche primule



Vecchi terrazzamenti





Le pecore di San Tomaso e là dietro il Ptrasanto





San Tomaso con il Corno Rat


Con il Moregallo


E il Monte Barro


La selvaggia bellezza del Corno Birone


La sua Croce


Madonnina sul sentiero N° 1


Fontanino GF OSA



??????  Dovrò andare a vedere anche questo



L' indicazione che mi aveva incuriosito


ECCOLE  !!!  Le guglie




















Il torrentello ghiacciato


E qui c' è stato un periodo di "non foto" fino a quando ho ritrovato questi sbiaditi bolli


  Appena sotto i Campi Solcati








Il "muro" del  Malascarpa


San Valentino





Sasso Malascarpa





I Campi Solcati ( avevo "ravanato"  nel vallone qui sotto )


Malascarpa


Campi Solcati, Malascarpa, e (purtroppo) anche i ripetitori


Di corsa giù ..  ..   alla " Colma "


Caselli del latte


Mappa


domenica 24 gennaio 2016

24 - 01 - 2016 Monte Due Mani 1666 m

24 - 01 - 2016 Monte Due Mani  1666 m

Venerdì, Simone, il nostro presidente di sezione, mi chiede informazioni per salire al Due Mani
 con un amico.
Visto che non vi sono ancora salito dal sentiero N° 30,  che partendo da Ballabio arriva in cima passando dal bivacco Emanuela,gli propongo di unirmi a loro.

Partiamo così di buon' ora per trovar posto nel piccolo parcheggio da dove parte l' itinerario.

Sorpresa !!

 Anche Ivano che aveva sentito i nostri discorsi ha avuto la stessa idea e parcheggia li di fianco a noi 
Siamo così in quattro a prendere  il sentiero che sale verso la Baita del Peppo e il bel  bivacco Emanuela che raggiungiamo dopo un' ora circa

Da lì il sentiero diventa meno marcato e  .. ..   il terreno  gelato e il “paion” ci obbligano ad una maggiore attenzione, rallentandoci un po'
Salendo verso la cresta, vediamo con piacere  alcuni camosci (avevo sentito, infatti, che ce ne sono parecchi in questa zona)
Raggiunta la cresta, incrociamo il sentiero 36, che sale dalla ferrata e lo seguiamo fino in cima

Il cielo si è velato oscurando un po' il sole, e in più  c' è un' aria piuttosto frizzante, per cui..  ..
 entriamo nell' “igloo” per una sosta ristoratrice

Dopo le foto di rito decidiamo di scendere direttamente sotto la cima in direzione della “Baita del Peppo”

Ci avevano detto che il sentiero era ripido, ma nessuno di noi pensava fosse così impegnativo
L' erba secca e ghiaietto obbligano alla massima attenzione impedendoci di godere della selvaggia bellezza del vallone alla nostra destra popolato di numerosi camosci

Arrivati poi alla Baita, seguiamo a ritroso il sentiero fatto al mattino arrivando così all' auto



Alla partenza la Grignetta è già al sole


La "Baita del Berto e Peppo"


Le Grigne


Il Bivacco Emanuela Beri (zoomato)



La cima è lassù controluce



Autoscatto


Siamo tenuti d' occhio



Tutto sommato è abbastanza tranquillo


Abbiamo ancora un bel po' per la cima


Tre persone stanno scendendo dal sentiero  che faremo anche noi in discesa



Il sentiero di cresta







Il sole è velato, ma la Grignetta fa la sua bella figura




 Ci siamo


Panorama su Lecco e la Brianza



Le Grigne


Zoomata sulla cima della Grignetta



Foto di gruppo


Scendendo


Il ripido sentiero



La cresta del Due Mani e in basso a destra il biv. Emanuela


La ripida discesa dalla cima


Nel vallone ..  ..  camosci al sole


e all' ombra



Però non ci si può distrarre  troppo


Camoscio col piccolo



Ormai siamo quasi alla baita






Bellissime Grigne (anche senza neve)



Zoomata sul Brioschi


Mappa del giro