lunedì 23 novembre 2015

22 – 11 – 2015 Val Calolden - Sentiero GER

22 – 11 – 2015 Val Calolden - Sentiero GER

Sabato Ivan mi chiede se ho voglia di fare un giro in Grignetta.
Io devo essere a casa per mezzogiorno, per cui dovrà essere giocoforza un “giretto” ci accordiamo per trovarci alle 7.00 anche con Graziano Junior
Arrivo puntuale al parcheggio di Sport Specialist e non c'è nessuno
Faccio il giro del parcheggio e quando torno a quello superiore trovo Junior che mi comunica il “bidone” di Ivan
A questo punto decidiamo per la Val Calolden che Junior non aveva mai fatto
Partiamo così dal “ Punt de la Gaina” alle 7.30 circa con una temperatura frizzante, ma almeno non c'è vento
Saliamo rapidamente ai Resinelli da una Val Calolden brulla come non avevo mai visto.
Il torrente è completamente asciutto e il bosco ha la triste veste invernale. Alberi spogli, sottobosco rinsecchito e coperto dalle foglie morte.
In alcuni punti la traccia è coperta dal fogliame e nell' ultimo tratto la perdiamo uscendo dal bosco con un bel “ravanage”
Ai Resinelli si fa sentire un gelido venticello e non invidiamo gli amici in Grigna e Grignetta visto che anche noi abbiam dovuto coprirci

Il vento rende però tersa l' aria e così appaiono..  ..   il Resegone ..



e la Grignetta


Attraversando il parco Valentino arriviamo al belvedere con una vista spaziale verso la valle dell' Adda


verso il Moregallo e  i Corni di Canzo


Panoramica !  peccato che la fotografia non renda giustizia a ciò che noi abbiam visto


Laghi d' Oggiono e Annone con il ramo di Lecco del Lario


Junior al Coltignone

 con la Grignetta alle spalle


Il lago di Garlate e il Monte Barro

THO' !  Ci sono anch' io con la Grignetta

Che faccia  ! :-(


La Grignetta da sola è molto meglio !


Decidiamo poi di scendere per il sentiero GER 
so già che non sarà divertentissimo, ma almeno faremo un percorso diverso dalla salita.
Infatti i tratti con catene fatti in discesa non lasciano iltempo di distrarsi a fare foto e anche in molti altri punti bisogna prestare attenzione a non smuovere sassi
le uniche due foto della discesa sono queste


Il Resegone con in primo piano la cima del Medale


La croce del Medale

Arriviamo all'auto che suona proprio mezzogiorno
la mattina è stata spesa benissimo e son contento d' aver passato qualche ora con il mio omonimo nel nostro ambiente preferito

giovedì 19 novembre 2015

19 - 11 - 2015 Monte Bolettone 1317 m

19 - 11 - 2015 Monte Bolettone 1317 m



La nebbia non da tregua, stamattina sembra anche che pioviggini, ma sono sicuro che in montagna sarà ancora una splendida giornata
Sono d'accordo con Mario di fare una breve escursione e pensiamo di salire all' Alpe del Vicerè per fare un giro da quelle parti
Già a Albavilla la nebbia è meno spessa e alla Salute è sotto di noi
Decidiamo di salire al Bolettone per un sentiero che anche Mario non ha mai fatto  
 

 Con un traverso ci portiamo proprio sotto la fila di abeti che scende dalla cima


La traccia sale ripida, e a sinistra il "paion" è alto come mai l' ho visto

La nebbia lambisce il pendio del Monte Boletto da cui il Rosa fa capolino


Il Rifugio Bolettone, chiuso ormai da anni



La pendenza è sostenuta, ma si guadagna quota in fretta


Ed eccoci alla croce di vetta


O meglio ..  .. Mario è arrivato, io sono un pò più sotto

Il mare di nubi copre il lago di Como


A est le Grigne


La Croce del Bolettone che quando è illuminata si vede a grande distanza


Panoramica dalla croce


Zoomata sul Monte Rosa ( peccato per l' obiettivo sporco)


La cresta della dorsale verso ovest, che percorreremo in discesa


Là in fondo, dietro le cime della Val Varrone, spunta il Disgrazia


Mentre la Pianura Padana è coperta dalla cappa di nebbia e smog


Scendiamo verso la Bocchetta di Molina



Da nord arriva una fredda brezza che spinge le nuvole


A accarezzare gli alberi della Bocchetta di Molina


Ma l'alta pressione mantiene la distesa di nebbia sul Lario


Bisogna tornare a casa presto. Dalla Bocchetta scendiamo all' auto passando dalla Baita Patrizi
Torniamo poi nella nebbia che avvolge tutto, pensando che siamo stati fortunati rispetto a quelli che son rimasti qui tutta mattina
<< NOI CI SIAMO GODUTI  UN MONDO PIU' BELLO  ! >>
anche se solo per poche ore

18 - 11 - 2015 Spina Verde

18 - 11 - 2015  Spina Verde


Gianni mi chiede di partecipare ad un' altra escursione esplorativa per una gita da fare con i ragazzi dell' escursionismo giovanile la prossima primavera

Con noi c'è anche Germano altro collaboratore e accompagnatore per le gite con i ragazzi

Ci dirigiamo a Cavallasca e l' intenzione è di fare i sentieri attorno al Sasso di Cavallasca con le trincee della linea Cadorna ed un ponte tibetano che e stato messo da poco su uno degli itinerari



Dal centro saliamo verso il Sasso e dopo aver parcheggiato l' auto seguiamo i cartelli indicatori del sentiero N°7



Troviamo una prima galleria usata come deposito





I cartelli indicatori sono  numerosi, ma nessuno indica il "ponte tibetano"


Saliremo verso il Pin Umbrela che dovrebbe essere il punto più alto dell' escursione


La vecchia strada militare è ancora in ottime condizioni


Anche se in alcuni tratti si restringe un pò


In un punto  è stato posto questo particolare bel vaso


Nei pressi ..  .. ..   una trincea


Ci entriamo


Qui non si è mai sparato, ma se fosse capitato

Qua sotto si stava al riparo


E si sarebbe potuti uscire dall' altra parte





Il bosco di castagni e betulla ha i riflessi dell' autunno


Dal balcone del Pin Umbrela la vista verso Brunate


Verso il Monte San Primo


E verso il Monte Generoso


Anche se siamo oltre la metà di novembre, la giornata è calda e anche le farfalle approfittano


Chiediamo ai pochi incontrati, informazioni sul dove sia il ponte tibetano, ma nessuno lo sa e cartelli non ne vediamo
Andiamo quindi a tentativi, fino ad arrivare all' agriturismo Agrifoglio


Bel ristorante posto quasi in cima al sasso











Il proprietario ci da delle indicazioni, consigliandoci di scendere per un ripido canalone


fino ad incrociare il sentiero  principale nei pressi di un lavatoio/abbeveratoio


Lo seguiamo fino ad arrivare ad un' altra trincea


e da li nel bosco sul versante settentrionale del sasso


fino ad arrivare al fatidico ponte tibetano


DELUSIONE !  E' si un ponte traballante, ma non era ciò che ci aspettavamo


Non è molto alto da terra, ma forse ai ragazzi piacerà


Proseguiamo poi nel bosco cercando di chiudere l'anello e arrivare così al punto di partenza


La Scala del Paradiso che da Ponte Chiasso sale  al Sasso di Cavallasca


Rieccoci nei pressi dell' auto dove i cartelli abbondano


E la sorgente del Seveso

Da qui in pochi minuti risaliamo al parcheggio dove abbiam lasciato l' auto
Dovrebbe risultare una gita divertente per i ragazzi anche se sarebbe meglio farla nel senso inverso di come abbiamo fatto noi
Sicuramente io mi sono divertito in una splendida giornata di questo strano novembre