venerdì 12 agosto 2016

11 – 08 – 2016 Pizzaccio 2591 m. da Olmo

11 – 08 – 2016    Pizzaccio 2591 m. da Olmo

Con Chicco è da un bel po' che non vado a fare un giro.
Finalmente siamo riusciti a combinare di farne uno assieme e ci troviamo  come al solito, quando è ancora buio, al parcheggio di Costa.
Dove andiamo ? .. ..
Lui è un profondo conoscitore della Valchiavenna e mi propone di fare  una cima che noto ogni volta che percorro la 36 verso Chiavenna ma che non ho mai salito, il Pizzaccio.
Arrivati a Chiavenna,dopo l' abituale sosta caffè da Mastai, prendiamo per Madesimo, a San Giacomo Filippo svoltiamo a sinistra e percorrendo una stretta e tortuosa strada, raggiungiamo Olmo, dove parcheggiamo nei pressi della chiesa.
Qui, prendiamo il sentiero che sale verso Lendine attraversando un bellissimo bosco di larici, arrivando dopo un' ora circa a questo bell' alpeggio con numerose baite, molte delle quali sono, in questo periodo, abitate da intere famiglie.
Da lì la salita si fa più ripida e dura e, su magri pascoli, tra rododendri e sfasciumi raggiungiamo il nuovissimo bivacco Valcapra e poi il vicino lago Caprara.
La meta sembra vicina, ma la salita prima al passo Lendine e poi su pietroni, cengette e placche, su una delle quali per la presenza di ghiaccio mi sbuccerò un po', ci porterà via ancora più di un' ora prima di riuscire a raggiungere la Croce di vetta.
Dalla cima la vista spazia a 360 gradi dal Suretta e l' Emet allo Stella e Galleggione. Dal Conco e Gruf al Pizzo di Prata. Tutta la Valchiavenna fino al Legnone e tutte le innumerevoli cime verso sudovest dove spicca il Monte Rosa.
Dopo un piccolo spuntino e molte foto iniziamo la discesa, prestando particolare attenzione ad alcuni delicati  passaggi.
Sotto il bivacco, sul ripido, le mie articolazioni vengono messe a dura prova cercando di restare al passo di Chicco che invece sembrava volare, arrivati poi a Lendine, mi dice che anche lui ha i menischi distrutti e che ha fatto iniezioni di acido ialuronico.
MENO MALE !
Percorriamo infine l' agevole    sentiero che scende a Olmo, attraverso il lariceto, fermandoci a fare un “pucio” rinfrescante nel torrente.
Arrivati a Olmo .. .. piacevolissima sorpresa.
Chicco saluta alcuni abitanti del paese e Giovanna, ci “obbliga” a fermarci preparandoci un ottimo pranzo accompagnato da un “Morellino di Scansano” che il marito Angelo ha stappato.
Chiacchierando piacevolmente vengo anche a sapere che il padre di Giovanna era un grossista d' ortofrutta con cui mio padre trattava e  ricordando vari aneddoti, scopriamo che ci eravamo sicuramente visti varie volte in quel periodo.
 Che dire ?   

Andare con Chicco è sempre una sorpresa e anche stavolta è stata molto più piacevole del solito.




Il Pizzaccio (al centro) visto dalla statale


Cime che dividono la conca di Chiavenna dalla Val Codera 
 Conco e Gruf a sinistra e  Pizzo di Prata a destra


L' aspra mole del Pizzo di Prata
( se son riuscito a salirlo è solo grazie a Chicco)


Chicco alla partenza da Olmo


Si entra nel bel lariceto








Ometto particolare




L' alpeggio di Lendine ( con alle spalle il Pizzaccio)


La salita si fa dura






Là in alto .. .. la meta


Il nuovo "Bivacco Valcapra"



Bellissimo interno (speriamo rimanga tale a lungo )



Lago Caprara


Si sale per placche .. ..

..  ..  sfasciumi e grossi massi


Il passaggio più ostico





Siamo in cima


Alle spalle dell' ometto di vetta, Pizzo Stella e Galleggione


Vista a nordest. Suretta, Emet,  Stella, Galleggione ecc.

A sudest. In primo piano il Mater e dietro il Prata e la  bassa Valchiavenna


A sud. Il Sasso Canale, Campedello, Pizzo  Anna Maria e là dietro il Legnone


A ovest. L' immancabile  Rosa con tutti gli altri


Là in basso ..  ..  Lendine


Il lago Caprara e più sotto il bivacco


Zoomata sul lago


E sul bivacco


Pecore al passo Lendine


Ripassiamo dal lago


E scendiamo a Lendine


Belle baite in sasso


Pizzi Camoscere

E .. ..   per finire  .. ..
Crioterapia nel torrente


La mappa della salita


                                                                                                                         alla prossima

mercoledì 20 luglio 2016

20 - 07 - 2016 Alba in Grignetta

20 - 07 - 2016 Alba in Grignetta


Durante l' ultima gita fatta prima delle ferie, mi sono accorto d' aver dimenticato la bandana (regalatami da moglie e figlio)  in cima alla Grignetta.
Pensavo di salire a cercarla,  ma alcuni impegni   me lo avevano impedito e poi, complici anche le ferie, il tutto era finito nel dimenticatoio.
Ieri un mio amico di FB ha postato una foto fatta nei pressi del bivacco Ferrario e tra le varie bandierine di preghiera legate alla Croce, ho rivisto anche la mia bandana. 
Bene ! Ho pensato,  stasera o domani mattina salirò a riprendermela.
Mi telefona, poco dopo,  Enrico e riferendogli il fatto, si mostra interessato a salire con me alla sera.
<< Un momento ! >> gli dico << La mia auto è dal meccanico e prima di usare quella della moglie dovrò accompagnarla per alcune commissioni e non so ancora se ce la farò per stasera >>
Sono ancora in giro per commissioni e Enrico mi richiama chiedendomi ragguagli, e io  gli rispondo che  la cosa, per quanto mi riguarda, è rinviata all' alba di oggi.
Io e la moglie finiamo il nostro giro , poi fin che lei apparecchiala tavola, io preparo lo zaino.
Ceniamo, ricontrollo zaino e tutto l' occorrente per partire al buio ..  .. 
Squilla il telefono.
<< Sono Enrico sono in Grignetta e ho qui la tua bandana. Te la porto ? >>
<< No ! No ! Con la scusa della bandana, riesco a farmi  un giretto e tu me lo vorresti  impedire >> gli rispondo.
E così stamattina, al buio ma con la luna piena sto salendo per il sentiero Cermenati.
La frontale non serve, ci si vede bene anche se la luna  è velata. L' ho accesa nel bosco Giulia solo  perché la luce non filtrava tra le chiome degli alberi.
A est dietro l' Arera c' è già un certo chiarore. Speriamo d' arrivare in cima prima del sorgere del sole, penso.
Ad un certo punto a 15/20 metri da me, vedo l' inconfondibile sagoma di un camoscio.  Provo a fargli una foto (anche se so che farà schifo) e stranamente lui , invece che scappare mi si avvicina.
Lentamente, ma senza fermarsi . Fiuta l' aria, ma si avvicina.
EMOZIONI !
Non riesco a vedergli gli occhi, ma capisco che mi sta guardando e si avvicina incuriosito.
Ora è a 6/7 metri e si avvicina ancora.
Insomma mi arriva a circa 4 metri, mai successo con un camoscio, poi .. .. probabilmente capisce cosa sono e scappa.
Resto meravigliato e perplesso.
Non ci vedeva bene ? O il mio sudore puzza da caprone ?
Dopo questa piacevolissima pausa riprendo a salire incontrando ancora dei camosci e arrivo in vetta poco prima del sorgere del sole.
Mi riprendo la bandana e quando appare il  globo luminoso, provo la "solita" grande  emozione che condivido con una coppia  salita la sera, e che aveva poi passato la notte nel bivacco.
Qualche foto e poi .. .. giù  in fretta,  che devo riportare l' auto alla moglie.
Anche durante la discesa incontro  alcuni camosci e mi fa molto piacere notare che, in Grignetta, il numero di questi bellissimi ungulati aumenta di anno in anno.

Lecco dorme ancora 


Luna piena con leggera velatura


A est inizia a scharirsi


E' buio, ma si riconosce


INTENSE EMOZIONI !
invece che scappare, mi si avvicina incuriosito


Magnaghi


Verso ovest


Salgo..  .. e si schiarisce


Altro piacevole incontro


Sono arrivato in tempo


La mia bandana ( doveroso ringraziamento  a Mirco e Enrico)




Altre Emozioni

















Mirko e Tiziana

















Grignone


Andiamo a casa


Altro incontro in discesa


Anche  lui  si gode  il panorama

alla prossima