11 – 08 – 2016 Pizzaccio 2591 m. da
Olmo
Con Chicco è da un bel po' che
non vado a fare un giro.
Finalmente siamo riusciti a combinare
di farne uno assieme e ci troviamo come al solito, quando è ancora buio, al parcheggio di
Costa.
Dove andiamo ? .. ..
Lui è un profondo conoscitore
della Valchiavenna e mi propone di fare una cima che noto ogni
volta che percorro la 36 verso Chiavenna ma che non ho mai salito, il Pizzaccio.
Arrivati a Chiavenna,dopo l' abituale
sosta caffè da Mastai, prendiamo per Madesimo, a San Giacomo Filippo
svoltiamo a sinistra e percorrendo una stretta e tortuosa strada,
raggiungiamo Olmo, dove parcheggiamo nei pressi della chiesa.
Qui, prendiamo il sentiero che sale
verso Lendine attraversando un bellissimo bosco di larici, arrivando dopo un' ora circa a questo
bell' alpeggio con numerose baite, molte delle quali sono, in questo periodo, abitate da intere famiglie.
Da lì la salita si fa più ripida
e dura e, su magri pascoli, tra rododendri e sfasciumi raggiungiamo il
nuovissimo bivacco Valcapra e poi il vicino lago Caprara.
La meta sembra vicina, ma la salita
prima al passo Lendine e poi su pietroni, cengette e placche, su
una delle quali per la presenza di ghiaccio mi sbuccerò un
po', ci porterà via ancora più di un' ora prima di riuscire a raggiungere la Croce di vetta.
Dalla cima la vista spazia a 360 gradi
dal Suretta e l' Emet allo Stella e Galleggione. Dal Conco e Gruf al
Pizzo di Prata. Tutta la Valchiavenna fino al Legnone e tutte le
innumerevoli cime verso sudovest dove spicca il Monte Rosa.
Dopo un piccolo spuntino e molte foto
iniziamo la discesa, prestando particolare attenzione ad alcuni delicati passaggi.
Sotto il bivacco, sul ripido, le mie
articolazioni vengono messe a dura prova cercando di restare al passo
di Chicco che invece sembrava volare, arrivati poi a Lendine, mi dice che
anche lui ha i menischi distrutti e che ha fatto iniezioni di acido
ialuronico.
MENO MALE !
Percorriamo infine l' agevole sentiero che scende a Olmo, attraverso il lariceto, fermandoci a fare un “pucio” rinfrescante nel torrente.
Arrivati a Olmo .. .. piacevolissima
sorpresa.
Chicco saluta alcuni abitanti del paese
e Giovanna, ci “obbliga” a fermarci preparandoci un ottimo pranzo
accompagnato da un “Morellino di Scansano” che il marito Angelo ha
stappato.
Chiacchierando piacevolmente vengo anche a sapere che il padre di Giovanna era un grossista d' ortofrutta con
cui mio padre trattava e ricordando vari aneddoti, scopriamo che ci eravamo sicuramente visti varie volte in quel periodo.
Che dire ?
Andare con Chicco è sempre una sorpresa e anche stavolta è stata molto più piacevole del solito.
Il Pizzaccio (al centro) visto dalla statale
Cime che dividono la conca di Chiavenna dalla Val Codera
Conco e Gruf a sinistra e Pizzo di Prata a destra
L' aspra mole del Pizzo di Prata
( se son riuscito a salirlo è solo grazie a Chicco)
Chicco alla partenza da Olmo
Si entra nel bel lariceto
Ometto particolare
L' alpeggio di Lendine ( con alle spalle il Pizzaccio)
La salita si fa dura
Là in alto .. .. la meta
Il nuovo "Bivacco Valcapra"
Bellissimo interno (speriamo rimanga tale a lungo )
Lago Caprara
Si sale per placche .. ..
.. .. sfasciumi e grossi massi
Il passaggio più ostico
Siamo in cima
Alle spalle dell' ometto di vetta, Pizzo Stella e Galleggione
Vista a nordest. Suretta, Emet, Stella, Galleggione ecc.
A sudest. In primo piano il Mater e dietro il Prata e la bassa Valchiavenna
A sud. Il Sasso Canale, Campedello, Pizzo Anna Maria e là dietro il Legnone
A ovest. L' immancabile Rosa con tutti gli altri
Là in basso .. .. Lendine
Il lago Caprara e più sotto il bivacco
Zoomata sul lago
E sul bivacco
Pecore al passo Lendine
Ripassiamo dal lago
E scendiamo a Lendine
Belle baite in sasso
Pizzi Camoscere
E .. .. per finire .. ..
Crioterapia nel torrente
La mappa della salita